giovedì 14 gennaio 2010

LA PRIMA RECENSIONE DI "PINK ROOM VOL 1" SUL WEB.

Presto ritorneremo con molte novità, nel frattempo leggetevi la prima recensione della nostra compilation "Pink Room vol1" che si può trovare in questi giorni sul web per la webmagazine SaltinAria.it
a presto



AA.VV. - Pink Room Vol. 1 (Pink Room Studio, 2009)
scritta da Natalia Bacalu



Voto: 8.5/10


A un anno dalla nascita del collettivo Pink Room Studio esce la prima raccolta che racchiude 18 artisti provenienti da tutta l’Italia, che propongono stili diversi fra loro, ma che mettono in mostra le doti di ognuno di loro. Un viaggio fra mondi diversi, tra sperimentalismi ed innovazioni dove le radici con il passato di certo non mancano.

Fra i vari artisti che spiccano maggiormente ci sono i Santo Barbaro con la loro “Nero Desero”, in grado di travolgere con un sound caratterizzato dall’unione di una batteria e un piano che ti fanno scivolare in una specie di incantesimo, grazie anche alla vellutata voce di Pieralberto Valli. Il brano è un crescendo continuo per arrivare a un finale duro e tormentato.Il Collettivo Ginsberg che, con “Maudì”, propone un nuovo modo di accostamenti e sperimentalismi di vari strumenti che viaggiano fra armonie e distorsioni dissonanti che rendono la loro musica un vero e proprio capolavoro. Il loro è un Blues innovativo ed inquietante con quel tocco di Jim Morrison e soci. L’assolo nel tratto finale è fantastico, grazie anche al lento suono della batteria.E che dire del folk acustico della Piccola Banda Brigante che, con “07.43” sono capaci di rendere con ironia ed estrema meticolosità la realtà quotidiana della cronaca italiana? Geniali!La band torinese Scat, propone invece un nuovo modo di suonare il jazz. “Il Muro Dopo Nagasaki” è un brano in prevalenza strumentale, dove vengono fuori le doti dei componenti del gruppo; viene chiuso con una sorta di denuncia contro i fatti storici accaduti nel passato. Un sound quasi malinconico ed incalzante allo stesso tempo.A portarci poi in un’atmosfera più soft e nostalgica ci pensano i ferraresi Penelope Sulla Luna con il pezzo strumentale “Third Brain Drain”. Suoni a volte malinconici, altre volte taglienti e penetranti, in grado di trascinare in una dimensione completamente nuova e sconosciuta, dove giri di chitarre, basso, piano e batteria faranno sognare chiunque. Un post rock ben impostato che fa di questa band una vera e propria perla del panorama italiano. Un giovane cantautore che merita di essere nominato è senz’altro Salvatore Iaia che, con la sua “Fantasia Libera”, coinvolge il pubblico attraverso il suo particolare sound unito alla letteratura. Uno stile che sta a metà fra Fabrizio De Andrè e Rino Gaetano. Gli Another Ego propongono “I Am Gone”, brano dalle sonorità metal melodico; mentre le voci al femminile degli Stone Blind, con “Like A Wind” travolgono con un metal più marcato e più aggressivo. Entrambi i gruppi meritano l’ascolto. A chiudere la compilation ci pensa Giuseppe Gioia in arte Progetto Orb, l’ideatore del collettivo Pink Room Studio con il brano “Il Nostro Mondo”. Un tuffo nel passato che ricorda la musica di De Andrè, ma con quel tocco di originalità. Un brano acustico e semplice, ma capace di catturare l’attenzione del pubblico.Questi sono solo alcuni dei nomi presenti nella compilation, ma c’è n’è per tutti i gusti: un viaggio da Nord a Sud attraverso sonorità e generi diversi. Artisti che meritano di essere ascoltati, perché una volta fatto ciò non si può che riconoscerne la bravura e l’originalità.

La compilation costa solo 2 Euro. Per acquistarne una copia: pinkroomstudio@libero.it

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